DEN: La trasmissione della Scuola

Il Moto Ha Yoshin ryu Jujutsu è una scuola con un cuore antico, ed è da considerarsi a tutti gli effetti come una Koryu (antica tradizione, nel senso latino del termine "tradere", cioè Consegnare, Trasmettere.


La scuola viene infatti trasmessa ininterrottamente fin dal suo fondatore Oriemon Shigetoshi Takagi, di Caposcuola in Caposcuola, fino ai giorni nostri ed all'attuale Soke, Akiyoshi Yasumoto.

 

Il sistema di trasmissione della scuola avviene ancora nel modo tradizionale, quando un allievo raggiunge un grado sufficientemente elevato e  ne è degno, riceve dal soke una pergamena arrotolata chiamata Makimono che  contiene le sequenze tecniche conosciute (Kata), alcune tecniche "segrete" e, molto importante,  una serie di aforismi e poesie che, secondo l'intenzione del Soke, dovrebbero essere parte dell'insegnamento e dare uno spiraglio in più su ciò che viene trasmesso.


Naturalmente questo rotolo è personale, quindi include i il nome di chi lo riceve, la data della trasmissione (che generalmente è scelta in un giorno beneaugurale) e l'autorizzazione all'insegnamento.

 

Questo genere di Makimono viene chiamato Densho (伝承), cioè "ricevere la tradizione"

 

Il termine giapponese 伝承 è l’incontro di due ideogrammi con significati dall'etimologia molto profonda.
(den) è un ideogramma che originariamente era formato da quello di (uomo) e (qualcosa che è stato posto all’interno di un sacco), dunque insieme indicano “caricare un sacco su un uomo”, dunque affidare a qualcuno un oggetto perché se ne prenda cura e lo porti a destinazione da qualche parte.

L’ideogramma nasconde al suo interno un’azione di “presa in carico” con una forte sfumatura di responsabilità per tale azione.

L’azione del trasmettere e del portare a destinazione avviene soltanto dopo che un uomo si è caricato sulla sua schiena il fardello che porterà con se.

 

(shō) invece affonda le sue radici etimologiche nei due ideogrammi che indicano il gesto di chi sta inginocchiato e di chi allinea entrambe le mani per ricevere. Insieme pertanto stanno ad indicare proprio il gesto e la postura riverente di chi si inchina e a mani tese stando pronto a ricevere qualcosa.

 

伝承 dunque non è solo “tradizione”, esso indica qualcosa di notevolmente più antico e profondo. L’umile e rispettosa azione di chi si abbassa e si prepara per accogliere un bene da qualcun altro dato in custodia e in affidamento perché venga recapitato.
Per la lingua giapponese questa azione rivela tutto l’apporto di responsabilità, l’umile e rispettosa devozione di chi si incarica di questa commissione. Che appunto diventa “missione”. Dunque qualcosa di sacro, non nel senso meramente religioso ma morale ed etico e compenetrato nell'idea giapponese di chi intende trasmettere ai posteri qualcosa che altrettanto sacralmente ha ricevuto dagli antenati.

 

                                                                                                                                 ( http://www.yudanshaaikidotrieste.com/dati/index.php/aikido/aikido-articoli)

 

 

Esistono tre diversi Makimono, ognuno di loro certifica un  grado di apprendimento ed il livello di "appartenenza" alla scuola. Ricevere un Densho è un grande onore, ma è anche e sopratutto un Onere.

 

Chi lo riceve ha l'obbligo di trasmettere la scuola ai posteri senza snaturarla, di proteggerla, di partecipare alle riunioni ed agli stage e rappresenta a tutti gli effetti  la Scuola stessa, dovrà perciò comportarsi in modo onorevole e decoroso,

Ricevendolo, entra a tutti gli effetti a far parte della Famiglia (nel senso esteso e Giapponese del termine).


Chi non se la sente di portare avanti questo fardello può rifiutarlo, infatti durante la consegna  il Soke chiede esplicitamente se il ricevente lo vuole accettare, senza che questo comporti disonore.

 

 I tre Densho che vengono consegnati nel Moto Ha Yoshin Ryu sono :

Shoden (Trasmissione iniziale), che in genere viene accordata dal 3°Dan

Chuden (Trasmissione intermedia), dal 4° Dan

Okuden (Trasmissione completa), dal 5° Dan.

 

Dopo l'okuden (molto raramente), il Soke può concedere ad un praticante eccezionale, il Menkyo Kaiden, che certifica la completa conoscenza della scuola e l'eventuale autorizzazione a fondare un proprio Ha (ramo). In genere la generazione successiva di Soke viene scelta fra i Menkyo Kaiden.

A volte il Soke concede ad allievi particolarmente promettenti il permesso di insegnare (Shidoin) anche se non hanno ancora il grado sufficiente a ricevere un Densho, una sorta di diploma di "aiuto insegnante "

 

Durante gli incontri riservati ai Densho, l'Hombu Cho Mauro Toso spiega punto per punto i Makimono, comprese le tecniche più avanzate e le peculiarità della scuola.
Incontri preziosi che fanno apprezzare ancora di più l'appartenenza ad una scuola antica, lasciando la sensazione di aver ricevuto qualcosa di prezioso, di inestimabile.


GLI INSEGNANTI DEL DOUSHIN DOJO SONO TUTTI CERTIFICATI DA SOKE YASUMOTO E DETENTORI DI UNO O PIU' DENSHO.
Hanno viaggiato in giappone all'Hombu Dojo per praticare direttamente dalla fonte, seguono aggiornamenti mensili per poter praticare ed insegnare correttamente un sistema antico che DEVE essere trasmesso nella sua interezza.


Loris Giopp
Shibu Cho Yoshinkan Doushindojo

Okuden, 6° Dan (ricevuto a Yonago, Giappone, nel 2016)

 

Michela Dal Magro
Okuden 5° dan (Italia e 022)

Chuden, 4° dan (ricevuto in italia, 2016)
Shoden 3° dan (ricevuto in Giappone, 2013)


Seth Desuyo Dichoso

Shoden, 3° dan (Italia 2022)

 

I gradi Giapponesi sono stati  riconosciuti nello stato italiano dal CONI tramite gli enti preposti.