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Jigoro Kano, il Judo e l'Arte del Bastone

Rivista “Judo”, anno Showa 10 (1935) mese di aprile

“La ragione per cui il Kodokan ha reso disponibile l’insegnamento del Bojutsu (Pratica del Bastone) a chi ne è interessato”.

Di Kano Jigoro - Kodokan Shihan

“La ragione per cui il Kodokan ha reso disponibile l’insegnamento del Bojutsu (Pratica del Bastone) a chi ne è interessato”. Di Kano Jigoro - Kodokan Shihan Quando ero giovane, ho praticato il bojutsu di Yagyu-ryu con un uomo di nome Oshima. Dato che la mia pratica di questa disciplina non è arrivata al livello di shugyo (profondo studio), solitamente non la menziono. Tuttavia da allora ho pensato che ci fosse un valore nello shugyo del bojutsu. Come ho già detto precedentemente, sono convinto che gli studi più ampiamente auspicabili siano quelli del Jujitsu, del Bojutsu (bastone) e del kenjutsu (spada).

Esaminando la realtà della nostra società attuale, che si parli di uomini, donne, giovani o anziani, escludendo la poca gente che realmente ha occupazioni che danno occasione di portare una spada nella propria cintura, nessuno porta con sé armi. Di conseguenza, in caso di qualcosa di inatteso, l'arte marziale più utile risulta quella che permette di difendersi senza armi. Considerando le cose da questo punto di vista, oggi il valore del kenjutsu è relativamente povero, ma sono invece convinto che questo, insieme al Jujitsu, abbia avuto nel nostro paese per tantissimi anni un grande valore come metodo di sviluppo spirituale (lett. sviluppo delle leggi di cultura morale). In aggiunta al Jujitsu, dobbiamo considerare l’esperienza del Bojutsu, che è una cosa molto importante e che sembra venire trascurata oggi da molta gente.

Per questo circa otto anni fa (Showa 2, 1927), abbiamo radunato persone interessate al Kodokan ed abbiamo cominciato la pratica di bojutsu sotto Tamai Sensei, Shiina Sensei, Ito Sensei e Kuboki Sensei del Katori Shinto Ryu, tutti provenienti dalla prefettura di Chiba. Circa quattro anni fa abbiamo ricevuto, proveniente da Fukuoka, Shimizu Sensei di Shindo Muso Ryu(jojutsu), e ancora oggi continuiamo la pratica di questa tecnica. Oggi, grazie a Hioki Sensei e Takeda Sensei , e con l’aiuto di altri, siamo in grado sempre più di A praticare queste arti. Oltre ai principianti abbiamo recentemente circa 50 partecipanti, tanto che dobbiamo praticare nel Dojo principale del Kodokan.

In futuro, oltre agli sforzi fatti finora, è nostra intenzione continuare a invitare i grandi Maestri di Bojutsu. Come abbiamo preso l'essenza di varie scuole di jujutsu per sviluppare i fondamenti del judo, abbiamo avuto un grande successo nel raccogliere tecniche di molte scuole di bojutsu e nel fare ricerche su di queste. Adesso, quale Settore del Kodokan Judo, abbiamo creato il Kodokan Bojutsu. Voglio sperare che riusciremo a diffonderlo nel mondo intero.

Anche se ho detto di aver messo le mia energia nello sviluppo del Bojutsu, continuo a pensare che le Arti Marziali senza armi abbiano maggior valore. Dopo di queste, penso però che lo studio più raccomandabile sia quello in cui si impara ad attaccare e difendersi con l’uso di armi. Circa le armi, penso sia più importante lo studio del Kenjutsu (arte della spada) piuttosto che quello dello Yari (lancia) o della Naginata (alabarda). Le persone normalmente hanno facile accesso a strumenti come bastoni (Jo – bastone corto), bastoni da passeggio o ombrelli. In genere è facile avere a portata di mano qualcosa simile a un bastone o un pezzo di legno che, in caso di emergenza , può essere usato come arma improvvisata. In ogni caso il Bojutsu è utile non solo per i motivi sopra descritti, ma anche perché esso è adatto alla normale pratica.

In modo simile, tutto il Bujutsu (arti di combattimento) necessita di pratica. Come dico costantemente circa l’Atemi Jutsu (arte di colpire a mani nude), usato nel Seiryoku zen’yo taiiku che io ho sviluppato e che si avvale dell’Atemi Jutsu, vale la seguente considerazione. Per quanto si studi Atemi Jutsu, in caso pratico è molto difficile utilizzare al meglio questa arte. Di conseguenza il grande valore di queste tecniche è che la loro pratica può essere utilizzata come mezzo di educazione fisica.

E’ importante anche considerare che la tecnica del colpire e dell’afferrarsi prende una grossa parte degli esercizi, e che essa fin dall’inizio della pratica richiede un equipaggiamento semplice da procurarsi ( ad esempio semplicemente un jo o le stesse mani nude).

Perciò recentemente ho fatto ricerche circa il Bojutsu e ho deciso di diffonderlo. Io sollecito l’inizio della pratica di questa arte il prima possibile per coloro che ne sono interessati, in tutto il paese, regione per regione, sotto la guida di Maestri qualificati, per costituire un nuovo ramo del Judo.

Nello sviluppo del Kodokan, divenendo capaci in queste pratiche, avremo successo e formeremo Istruttori da inviare nel mondo. Fra un po’ di anni credo che, come il Judo si sta diffondendo nel mondo, verrà il tempo in cui diffondere all’estero anche il Bojutsu.

 

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