Armi e Mani Nude: cosa si studia nel MHYRJJ

JUJUTSU

 Lo studio del Jujutsu, inteso come combattimento a mani nude, è la parte principale del Moto Ha Yoshin Ryu.

Disarticolazioni (Gyaku), lanci (nage), strangolamenti (shime), colpi (atemi) costituiscono un fenomenale arsenale difensivo, un sistema completo e coerente che permette di difendersi dai più comuni  attacchi senza usare la forza e senza sforzo, ma sopratutto permette al praticante di conoscere se stesso, di  studiare un arte antica e di crescere nello spirito.

Perchè lo scopo ultimo della scuola non è di creare COMBATTENTI MIGLIORI, ma di creare PERSONE MIGLIORI, più consapevoli e più sicure di se stesse.


Grazie al fatto di essere un sistema che predilige lo studio tecnico a quello fisico, è perfettamente adatto a tutti, giovani ed anziani, forti o deboli.. Ognuno troverà una propria Via per poter praticare il jujutsu in serenità. 

 

L'apprendimento dei principi cardine della scuola avviene tramite il tradizionale sistema di Kihon - Kata- Randori

KIHON: (Fondamentali), una serie di movimenti semplici per apprendere dei principi cardine

KATA: (Forma), sequenze di attacchi e difese che applicano i principi appresi nei Kihon, costituiscono il Vocabolario della scuola

RANDORI: sequenze più libere, scambi non predefiniti, più dinamici rispetto a Kata e kihon, vengono eseguiti quando l'allievo ha raggiunto la tecnica e la consapevolezza necessarie.

 

Nel Jujutsu Tradizionale NON ESISTONO COMPETIZIONI nè AGONISMO.. lo scopo non è combattere gli altri o sconfiggerli, ma conoscere se stessi.

 

CHOBO

 Lo studio del Bastone Lungo (182cm) deriva dalla antica scuola Kukishin Ryu, che venne assorbita nella Linea Takagi intorno al 1700, tanto da divenirne parte integrante. Il Chobo viene utilizzato come arma per difendersi da avversari armati di spada, quindi le posizioni assunte usano proprio la lunghezza dell'arma per tenere lontano l'avversario e colpirlo.

Nella pratica è importante ricordare che lo studio di quest'arma nasce dall'uso del Naginata, un arma in asta con una lunga lama in fondo, quindi praticamente tutti gli Ate (Colpi) prevedono che l'arma abbia un verso ed una direzione di "taglio".

Molto importante è la pratica  dei Kihon e del Bo Awase (Armonizzare i bastoni), ma lo studio effettivo avviene tramite i Kata detti Chobo Kumitachi (Chobo contro spada).

Come per tutte le armi studiate, i movimenti, le posizioni, le tecniche, trovano riscontro e completamento nella pratica del Jujutsu.

HANBO

il "mezzo bastone" è un arma versatile ed efficace, c'è chi dice che derivi dall'uso di un Chobo o un Naginata spezzato a metà (da qui il termine Han, che significa "metà"), o da un bastone da passeggio (tipo l'Alpenstock) o, ancora, dall'usare il Katana ancora nella saya.

Sia come sia, l'uso dell'Hanbo deriva anch'esso dalla scuola Kukushin Ryu, ed è talmente integrato nella nostra scuola che le tecniche di Hanbo si possono eseguire a mani nude, e viceversa. Anche in questo caso, il kata che ne insegna l'uso, prevede un avversario armato di spada, ed è diviso in tre parti Omote, Ura ed Oku.. prevedendo tecniche sempre più complesse (o più semplici, secondo la tipica metodologia giapponese) man mano che il livello del praticante sale.

KODACHI

Lo studio del kodachi (spada corta, detta anche Wakizashi) è molto antico, e purtroppo è rimasta una ristretta rosa di tecniche che vengono insegnate ai gradi più elevati. Un patrimonio da conservare e studiare che, nonostante sia piuttosto ristretto, permette di comprendere perfettamente i rischi del combattimento con le spade, la corretta distanza da mantenere ed il Timing necessario. Si dice, comunque, che nelle 5 tecniche che compongono il Kodachi No Kata, ci sia l'essenza distillata di tutta la scuola.

TANTO (Pugnale)

Il pugnale dei Samurai era una lama ad un solo filo lunga 30cm ed estremamente affilata, nella scuola si studia un Kata chiamato Tanto Dori (Controllare il Pugnale) che insegna a difendersi dall'attacco di un avversario armato di pugnale.
Ben lungi da essere una "Difesa da coltello", è un kata che insegna alcuni comportamenti da tenere, e l'uso delle tecniche studiate nel Taijutsu,  contro un avversario armato.
Teniamo sempre presente che gli attacchi portati sono stereotipati secondo l'uso che veniva fatto dell'arma nel 1600, quando spesso e volentieri l'uso di armature o di vesti particolarmente pesanti  proteggeva il malcapitato.

Lo studio di Tanto Dori è estremamente interessante per comprendere distanze, tempi e comportamenti, ma non può essere considerato un  sistema di Difesa da pugnale (se non in caso di Extrema Ratio) proprio perchè il background storico-culturale è molto diverso.

IAIJUTSU

Nel Moto Ha Yoshin ryu è inserito un corpus di Iaido, l'arte di estrarre la spada e tagliare, chiamato FUDOSHIN IAI,

derivato dalla prestigiosa scuola Mugai Ryu.  Complementa ed approfondisce lo studio del Jujutsu e delle armi tradizionali.
Lo studio dell'Estrazione della lama è un ottimo esercizio per apprendere la pazienza, la precisione, la tecnica.

Lo Iaijutsu è adatto a tutti, ma non è per tutti, chi lo pratica deve comprendere che nella pratica continua e pedissequa della tecnica, cercando il miglioramento continuo e la precisione assoluta, si può raggiungere una migliore comprensione del funzionamento del proprio corpo e del proprio spirito.
L'arte dello Iaijutsu è INNANZITUTTO un esercizio di forgiatura della propria determinazione e del proprio spirito e non va mai affrontato come fosse un gioco.

 

Ci teniamo a precisare che:
Gli Insegnanti del Doushin Dojo NON SONO INSEGNANTI DI IAIJUTSU, non avendo nessun grado specifico in quest'Arte, ma sono responsabili del Gruppo di studio che cerca di portarne avanti la pratica.