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IL PROBLEMA DEI KORYU

un pò perchè per scrivere qualcosa ho bisogno di un Satori, un pò perchè ultimamente ho avuto poco tempo.
Ma questa volta ho deciso che tutto ciò che avrei voluto scrivere io, che stavo pensando, che stavo elucubrando, era già stato scritto da qualcun'altro.
Gironzolando in un gruppo Facebook che consiglio a tutti gli appassionati di Koryu, sono incappato nel blog di questo incredibile praticante e Maestro..
il Post che mi ha agganciato è stato quello che ho deciso di tradurre e ripubblicare qui.. perchè è assolutamente pieno di spunti e di considerazioni che anch'io, con la mia poca esperienza, ho visto e rivisto in Dojo.


Chi ha dimestichezza con l'Albionica lingua è meglio che segua il blog direttamente, troverà un tesoro incredibile di idee, pensieri, opinioni. 

Mi scuso se magari il testo non è del tutto comprensibile.. ma il mio è stato un lavoro di traduzione nato dall'amore per quello che ho trovato scritto, e penso che ognuno dovrebbe farne tesoro.

NOTA: ho usato il termine KORYU al maschile perchè Wayne si riferisce al "sistema Koryu" ed ho preferito mantenerlo così. Come è noto in giappone non esiste maschile o femminile, quindi mi vogliano perdonare coloro che le chiamano "le Koryu". :-)




48. Oh si.. il Problema dei Koryu

 

06 Febbraio 2012

 

 WAYNE MUROMOTO

 

traduzione da: http://classicbudoka.wordpress.com/ 
(tradotto con il permesso dell'autore)

 

 

 

 

 

[NDT Wayne fa riferimento ad un altro post, in cui parlava di Aikido]

 

Se i Budo più popolari come Aikido e Karate possono avere un gran numero di Cattivi Esempi semplicemente perché ci sono molte persone che li praticano (migliaia, o decine di migliaia) (e quindi è più facile trovare delle mele marce), i veri praticanti di Koryu negli Stati Uniti sono sull’ordine delle decine, con gruppi che, se sono fortunati, arriva ad una ventina di membri massimo.

 


Iniziamo

 

 

Se vi sentite personalmente insultati dalla mia opinione sull’aikido, dovreste sapere che alla fine ho compilato una lista delle cose sbagliate che vedo nei Koryu. L’aikido in realtà è piuttosto buono,  ho solo delle perplessità sull’espressione delle tecniche. (vabbè… c’è anche il problema che ho visto e sentito sui conflitti fra organizzazioni e personalità, ma è una cosa che viene da sé con gli idolatrati Leaders di grandi organizzazioni)

 

 

FALSI
A causa della natura esotica dei Koryu, e per il fatto che ci siano così pochi istruttori, così poche organizzazioni che le riuniscono e così poca informazione in Inglese, i Koryu in Occidente sono appestati da insegnanti fasulli, e molti di questi sono imbonitori molto bravi a truffare la gente, (e molto più bravi degli insegnanti legittimi ad attirare allievi ed i loro soldi).

 

 

Alcuni falsi insegnanti sono così pazienti da avere truffe che vanno avanti da decenni, altri relativamente novizi, sono in giro solo da un paio di anni, da quando la mini-moda delle Koryu è iniziata nei Forum di discussione. Qualcuno di questi imbroglioni lo fa per denaro, altri per il proprio Ego, altri sono mentitori psicopatici, ed altri sono una combinazione di quanto sopra.

 

 

Per chiunque con un addestramento medio in una Koryu legittima ed un minimo di conoscenza della Cultura e della Lingua giapponese, questi imbroglioni sono facili da smascherare. Purtroppo però non c’è nessuna politica ufficiale, o agenzia di certificazione a cui un novizio (che non ha la minima idea di cosa debba essere un vero Koryu) possa affidarsi per comprendere se l’insegnante a cui si sta rivolgendo sia veramente ciò che dice di essere.

 

Non che io propenda per la creazione di una tale agenzia, ma sicuramente il problema è qui.

 

Gli imbroglioni danno ai Koryu una pessima fama.

 

 

Le poche volte che mi sono alzato per smascherare dei falsi in luoghi come e-budo (ndt un famoso forum di discussione), ho ricevuto una serie di reazioni diverse, alcuno mi hanno ringraziato per i commenti, altri hanno usato l’atteggiamento del “Non essere snob, si stanno divertendo che male vuoi che facciano?”, altri ancora “bè, potranno essere falsi, ma sembrano proprio bravi, quindi mi alleno con loro lo stesso”, fino a “Il mio Insegnante E’ il Vero ed Unico studente di Otto Maiassu Sensei, che ha studiato ai piedi del Monte Fuji al Campo del Clan Yakuza Hello Kitty e sebbene questi Gangsters odino gli stranieri, la figlia di Maiassu Sensei si è innamorata del Mio maestro, e gli ha insegnato i Sette Colpi Mortali Ninjieschi della Kimchi-Ryu!! Mi ha anche donato l’intera  storia scritta a mano su Carta da pacchi come prova!!!”

 

 

 Seriamente: Un amico che è responsabile per un organizzazione mi ha mostrato copie di alcune richieste di affiliazione che ha ricevuto, e devo dire che ci sono prove evidenti di gravi illusioni psicotiche.

 

 

Comunque, le reazioni alle mie osservazioni mi hanno fatto desistere, se c’è così tanta gente che VUOLE essere imbrogliata, perché mai dovrei offrire la mia onesta opinione? Non vale la pena continuare  lunghissime ed estenuanti discussioni con questi personaggi. Perle ai porci eccetera eccetera. Se preferiscono perdere  tempo e denaro studiando delle falsità, lasciamoli fare. Eccetto per il fatto che per molti QUESTO è Koryu, e Questo è un danno vero all'immagine dei Ryu reali.

 

 

La soluzione?

 

Non ne ho nessuna.. anche se lo vorrei.

 

 

 

Se non proprio Falsi, quantomeno Terribili praticanti

 

La natura apparentemente esoterica dei Koryu ha creato un’opportunità di business non solo per gli imbroglioni, ma anche per istruttori mediocri che dichiarano alti gradi negli Stati uniti.

 

Youtube è una invenzione fantastica , permette di vedere video che solo qualche anno fa sarebbe stato impossibile scovare, di Istruttori e Maestri di praticamente ogni arte marziale. E’ anche un tesoro di “Maestri” veramente, veramente pessimi che espongono la loro orribile tecnica. Si è arrivati al punto che, se cerco per esempio la parola Iaijutsu, troverò quattro o cinque video pessimi per ogni uno buono.

 

 

Posso tranquillamente ignorare i palesemente falsi, ma quelli che hanno una qualche aria di legittimità (come un grado comprovabile, una connessione ad una organizzazione legittima) è più difficile categorizzarle nel settore “arti marziali Farlocche”, e questo mi intristisce ancora di più.

 

 

In molti casi, qualche istruttore di Judo, Karate o Aikido vede un opportunità di business, e di incerementare le proprie entrate.. va in Giappone (NDT Nel migliore dei casi!!!) , lascia un bell’OREI   (offerta in denaro) ad un legittimo ma corrompibile Caposcuola e BINGO!, quando ritorna abbiamo un Settimo Dan istantaneo in qualche Koryu di iai, Jo o Jujutsu.

 

 

 

Per esponenti di alto rango dello stesso Koryu questi inetti neomaestri sono facili da riconoscere, bastano pochi secondi di osservazione e la loro esecuzione di basso livello diviene subito evidente. 

 

 

Eppure qusti insegnanti di basso livello, essendo molto bravi ad attirare allievi disposti a pagare la loro quota, tendono ad avere molti più studenti sotto la loro ala protettiva della maggior parte degli altri insegnati “legittimi” che insegnano la loro arte senza remunerazione o quasi.

 

 

Sfortunatamente, quando la gente critica tecniche che “non funzionano per strada” o “tecniche fasulle” oppure “Kata ridicoli ed infiorettati”, la maggior parte delle volte sta guardando ad insegnanti fasulli o inesperti.

 

 

Inoltre, il problema con i Koryu,  è che coloro che stanno cercando di fare le cose nel modo corretto, non hanno idea di come risolvere questa situazione , alcuni come Dave Lowry e Diane e Meik Skoss, redattori dell’editore “Koryu Books” cercano di Educare i praticanti, ma a meno che la comunità  stessa non decida di elevare le proprie aspettative di legittimità e di capacità tecnica, la gente continuerà ad accorrere a frotte da quel tipo di insegnanti.

 

 

 

 

 Testardi e resistenti al cambiamento

 

 

Sebbene abbia notato questo problema nei Koryu, sospetto che esista anche nelle altre arti marziali, ma essi in particolare, essendo tradizioni che insegnano tramite “kata geiko” hanno il problema che molti studenti si trincerano dietro l’idea che esista UNO ed UNO SOLO modo di eseguire un Kata e non riescono a vedere oltre i particolari,  per comprendere il vasto orizzonte delle varie interpretazioni possibili e che ogni interpretazione non è magari SBAGLIATA, ma semplicemente un altro modo di eseguirlo.

 

 

Si potrebbe pensare che questo sia solo un piccolo intoppo sulla via dell’apprendimento di un Koryu, ma ho visto gente così intestardita da lasciare il proprio gruppo e continuare da sola, ed affondare sempre di più nell’inettitudine perché non hanno direzione, scopo, Insegnante e vengono lasciati a se stessi a compiere gli stessi errori in continuazione.

 

 

Un mio amico, avuta la possibilità di visitare il Giappone per lavoro, ha avuto l’idea di visitare i diversi Dojo mentre viaggiava di città in città, ma un allievo più anziano glielo ha fortemente sconsigliato “Oh No! Non puoi farlo! Hai bisogno di un invito formale, non ti lasceranno MAI praticare con loro, visto che sei uno studente di così basso livello”.

 

 

Questo allievo anziano, inoltre, affermava che il loro gruppo stava deviando troppo dalla propria strada, perché stava cambiando il loro modo di esprimere i Kata a causa di un nuovo insegnante tecnico con cui avevano deciso di praticare “NON e’ questo il modo in cui D. sensei ce lo ha spiegato!!” come se D. Sensei fosse l’Alfa e l’Omega di questo Koryu.

 

 

Bè per sua fortuna  il mio amico ha ignorato i consigli, ha contattato diversi Dojo, ed essi sono stati  felici di poter lavorare con un nuovo studente volonteroso arrivato dalle Hawaii, e lui ha imparato che esistono molti modi diversi di praticare la stessa koryu.

 

 

 Ha così scoperto che il dojo in cui pratica  questo Koryu si adatta al modo di praticare di Tokyo, e che quando ha potuto praticare in un dojo del Giappone Ovest, tutto era un po’ diverso.
Il loro stile era : “molto più rude e duro.. ma lo stesso sistema. Il sensei al dojo rideva e mi diceva <<Hei, lo stai facendo al modo di Tokyo, non è sbagliato, solo che è così che lo facciamo nel Kyushu>>  e mi sono molto divertito ad imparare le variazioni di tutti i kata”

 

 

Così, quello che il mio amico ha imparato, è di essere sempre pronto a svuotare la propria coppa per imparare da zero. Qualche volta i praticanti di Koryu sono così bloccati sul loro sentiero che ogni variazione o sfumatura, ogni cambiamento nel kata li fa impazzire.
 I Koryu, per loro, non cambiano mai, tuttavia in Giappone ho scoperto che i Koryu più vivi e vibranti ripensano le proprie tradizioni costantemente, raffinando metodi vecchi di secoli, pulendo e affinando le metodologie per renderle migliori.

 

 

 

Non è come se introducessero la difesa da pistola in luogo di quella da wakizashi, ma più che altro tipo “la tecnica funziona lo stesso se utilizzata da una donna molto piccola contro una persona alta utilizzando un wakizashi? Donne ed Occidentali molto alti non furono presi in considerazione al momento della fondazione del Ryu, in quanto i kata furono studiati per Uomini Giapponesi di peso ed altezza uniformi di un periodo medievale Come adatto i movimento dei piedi perché sia valido anche al giorno d’oggi? Questo tipo di taglio ha senso contro un avversario che ha le braccia più lunghe delle mie? O dobbiamo cambiare la distanza per poter raggiungere questa persona più bassa e magra? Se puo' essere adattata,  la logica del kata rimane Vera. Non importano i cambiamenti di distanza, tempi, angoli o i sottili cambiamenti di presa e azione”

 

 

 

Un Analogia interessante mi è stata suggerita da Meik Skoss, di Koryu Books : Se una Koryu è un fiume (NDT Ryu significa perlappunto Fiume, corrente) che scorre dal fondatore, allora per poter rimanere vitale deve SCORRERE, adattarsi. Il Fiume deve scorrere nel tempo, se si fermasse diverrebbe una palude, una pozzanghera sporca. I Koryu non cambiano mai eppure cambiano, l’acqua che passa in un fiume in un punto, non è mai la stessa, eppure è sempre lo stesso fiume.

 

 

 

 

DILETTANTI

 

 

Al contrario di quanto si possa pensare, in genere non è difficile entrare in un Koryu. Per esperienza personale i gruppi che praticano Koryu sono così piccoli che sono felici di accogliere un nuovo membro che sia Vivo, con la fedina penale a posto, che non abusi di sostanze illegali o alcool, che abbia memoria sufficiente a ricordare come trovare il Dojo la prossima volta e che riesca a fare tre passi senza inciampare nei propri piedi. E quest’ultimo requisito non ferma certo i gruppi dall’accettarli lo stesso.

 

 

Quindi il livello richiesto è veramente minimo, ma mi chiedo se certa gente comprenda il livello di impegno richiesto per poter studiare in un Koryu. La maggior parte degli  insegnanti di Koryu hanno un lavoro, una vita piuttosto impegnata, una famiglia da curare, una vita sociale e delle responsabilità, sono persone normali ed impegnate.

 

 

Ma quando entrano nel Dojo, si aspettano che gli studenti si impegnino nell’allenamento e rendano la scuola orgogliosa di loro.

 

Praticare un Koryu in genere non è una carriera.
Le responsabilità di un insegnante sono, in ordine di importanza: verso la propria famiglia, il proprio lavoro e poi SE il tempo lo permette, verso la scuola. Se le prime due non funzionano, il tuo allenamento non vale nulla.

 

 

Percio’, quando ci si allena, devi allenarti. Non girare per il tatami a giocare alle arti marziali. Sfortunatamente il grande pericolo di ogni sistema di allenamento tramite Kata Geiko è che è fin troppo facile praticare in modo automatico, senza dare la massima attenzione a ciò che si sta facendo. 

 

Il che non è solo indolente e dannoso per l’atmosfera generale, può anche essere pericoloso perché una prestazione pigra ed indolente porta a compiere più errori.

 

 

Durante alcune chiaccherate con membri di altre Ryu, la discussione è finita su qualche studente che, letteralmente, non riesce a fare tre passi senza inciampare e che aveva devi seri problemi con il proprio corpo e con l’apprendimento cinetico. Fare un kata con loro può essere frustrante, ma abbiamo concordato che finchè questi allievi continuano a venire alle lezioni, ne verrà sicuramente fuori qualcosa di buono.

 

 

I progressi di questi studenti non possono essere misurati confrontandoli con altri studenti  più dotati, devono essere giudicati per lo sforzo che mettono in ciò che fanno, per quanto essi si applichino nel superare giorno per giorno i propri limiti.

 

 

E proprio perché i sistemi di allenamento tramite Kata Geiko permettono loro di continuare a progredire alla propria velocità senza essere pestati regolarmente da allievi più dotati e competitivi, possono trovare un proprio posto, una loro nicchia. In altre attività, essi sarebbero i primi ad essere eliminati, quelli che non vengono mai scelti nelle partite di pallamano, quelli considerati “perdenti” in ogni ambiente competitivo.

 

Ma in un Koryu, ognuno di loro ha il proprio posto.

 

 

Sebbene siano a volte frustranti per gli altri allievi, questi allievi con difficoltà personali, sono spesso gli studenti più diligenti, vengono ad ogni allenamento, ci mettono tutti se stessi a dispetto dei loro problemi, sono entusiasti e grati di essere parte di un gruppo, magari per la prima volta.

 

 

 

Quelli che veramente sono seccanti, ed anche per gli altri insegnanti con cui ho parlato, sono quelli che semplicemente entrano per fare una qualche cosa "figa" e non sappiano/vogliano/possano impegnarsi in alcun modo.
 Non vogliono allenarsi duramente, cercare di capire la logica di un movimento, migliorare ad ogni allenamento e apprezzare interamente l’esperienza. E’ come se, una volta che sono entrati nel gruppo, o una volta che hanno raggiunto un  certo livello, il loro cervello entrasse in  “pilota automatico”. Essere mediocri è abbastanza buono per loro, e non gli interessa null’altro.

 

 

In ogni caso, sebbene questo atteggiamento sia evidente all’interno dei Koryu, non ne è esclusivo, l’ho visto succedere in molte altre attività, studenti di Cerimonia del Te’,   che, una volta raggiunto un certo livello, smettono di migliorare. E’ come se, per loro, Migliorare fosse solo la memorizzazione di Temae (miscele di te) più avanzate, eppure il MODO in cui si muovono, la morbidezza dei gesti, la bellezza della postura non migliorano.. essi praticano male come dieci anni fa, senza nessun miglioramento. 

 

 

 

Un mio amico mi raccontava di aver partecipato ad un seminario di Karate in cui i comportamenti di alcune persone lo avevano profondamente colpito.

 

Prima dell’allenamento c’era una lettura sulla storia ed i fondamenti del karate, che andò benissimo, poi la gente iniziò a prepararsi per l’allenamento vero e proprio, ma quando inizio’ egli notò un gruppo di cinture nere uscire dal dojo per prendere una boccata d’aria.

 

“non vi allenate”? gli chiese

 

“Oh no! Siamo CINTURE NERE, non abbiamo bisogno di allenarci!”

 

 

COSA? Il mio amico ha letteralmente spalancato la mascella per lo stupore, non c’è bisogno di migliorare?

 

 

Un Prete mio amico, che ha aiutato molte persone in problemi spirituali, ha notato che questo atteggiamento non è relegato ai passatempi, questa Pigrizia è proprio una Visione del mondo.

 

 

Certe persone sono semplicemente Pigre, punto, e faranno solo il minimo necessario, nella scuola, nella vita, nel Budo, è proprio il loro modo di essere.

 

 

Egli diceva che negli incontri con le coppie in crisi la maggior parte del lavoro è spiegare che il matrimonio è un lavoro duro, non puoi semplicemente dire “ok, ora siamo sposati” e tornare a bere birra e guardare la tv tutto il giorno. Un matrimonio richiede nutrimento ed attenzione, tempo e sforzi.

 

 

Andare a scuola non è semplicemente presentarsi a lezione. È impegnare se stessi, studiare, leggere, prendere iniziative ed andare in biblioteca a fare le proprie ricerche.

 


Il peggior modo per perdere peso è buttare giù una pillola dietetica e non cambiare le proprie abitudini alimentari e fisiche, è una questione di Obbiettivi, attenzione e duro lavoro.

 

 

Ma, il mio amico Prete diceva, è così che è fatta la gente, la cosa più difficile, quasi impossibile, è cambiare il loro  atteggiamento perché nel matrimonio, ad esempio, il problema non è MAI il matrimonio, ma l’approccio alla vita, che si riflette nel matrimonio.

 

 

Si potrebbe pensare che questa pigrizia, questo dilettantismo non siano presenti in un dojo di Koryu, ma il Dojo è semplicemente un microcosmo della società in cui si vive, con un campione di tutti i tipi di persone che ci sono là fuori così, sfortunatamente, senza lo spirito competitivo a fare selezione, semplicemente molti praticanti sono pigri. E sono loro, non quelli entusiasti ma meno dotati, a fare del male al dojo ed al livello generale di allenamento.

 

 

 

Alla fine, i Koryu sono perfetti?

 

No..di gran lunga no, hanno molti problemi come quasi tutti gli altri sistemi di arti marziali, e nasconderli sotto il tappeto non li risolverà di certo.

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