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DAL JUDO AL JUJUTSU

Una delle domande più frequenti che ci vengono fatte è se abbiamo un corso di Judo per adulti.
Quando rispondiamo che non lo abbiamo (per mancanza di numeri, non di volontà) e che proponiamo invece  il corso di Jujutsu, la maggior parte delle persone risponde con un "che differenza c'è?", mentre altri lo escludono a priori.


A volte chi ce lo chiede ha un idea precisa di cosa sia il Judo ; Magari lo ha praticato da bambino  o ha visto le competizioni olimpiche, o ha avuto un amico/parente/bambino che lo ha praticato.

 

Ma non ha un idea precisa di cosa sia il Jujutsu.

Premettiamo che (generalizzando) la comunità Judoistica ha sempre avuto la "puzza sotto il naso" nei confronti del Jujutsu, ritenendo che essendo il judo DERIVATO dal Jujutsu debba essere per forza migliore, magari adducendo le vecchie storie delle sfide degli allievi di Kano Sensei, o semplicemente perchè qualunque altra arte marziale veniva vista come "antagonista" (perchè diminuiva il loro parco atleti).

Per fortuna gli atteggiamenti sono cambiati e noi possiamo contare su un insegnante di Judo "illuminato" e senza pregiudizi.

Ma per rispondere a chi ci chieda "che differenza c'è" partiamo da un MINIMO di storia.

COS'E IL JUJUTSU?

Il Jujutsu è una delle Arti che costituivano le conoscenze dei Samurai, la casta guerriera che deteneva il potere in Giappone fin dal 12° secolo e nemmeno la più importante.
Un samurai doveva saper usare la spada (Kenjutsu), andare a cavallo (Bajutsu), usare le armi lunghe (Naginata- e Yarijutsu), tirare con l'arco (Kyujutsu) e doveva avere molte altre capacità. 
Il Jujutsu (che veniva anche chiamato Yawara o Taijutsu) era la capacità di combattere a mani nude, magari contro un avversario armato.
Era l'extrema ratio, l'ultima possibilità di combattere se era disarmato o di difendersi all'interno di un abitazione in cui non poteva usare le armi.

Ogni famiglia/clan aveva le proprie specializzazioni e nel corso del tempo  si svilupparono migliaia (letteralmente) di scuole differenti, ognuna con le proprie peculiarità e specialità.

Dopo la fine del Periodo delle Guerre (Sengoku Jidai, che finisce nel 1600 con la Battaglia di Sekigahara),per i Samurai, le cose cambiarono.

 

La possibilità di combattere in Armatura (Yoroi) in grandi battaglie campali non esisteva più, era più facile che avvenissero duelli o, al limite, piccoli scontri fra poche unità.

I Samurai rimasti senza guerra,  cambiarono e  divennero amministratori, guardie del corpo, Ronin, insegnanti di Arti marziali.
Le loro Arti cambiarono con loro, divennero più raffinate e più adatte ad una vita di corte e di duelli, piuttosto che di battaglie campali.
Le regole sempre più restrittive emanate per evitare i numerosi duelli ed i conseguenti spargimenti di sangue fecero si che il Jujutsu fiorisse e venisse praticato ed insegnato in maniera più massiccia, arrivando ad essere insegnato anche al di fuori della casta dei Samurai, alla nuova nobiltà che stava fiorendo ed alla nuova borghesia mercantile .

Facciamo un balzo avanti di 250 anni.
il Giappone apre le proprie frontiere all'occidente, la Casta dei Samurai viene praticamente esautorata del proprio potere, le arti marziali vengono viste come un simbolo del passato e, man mano, abbandonate dai Giapponesi stessi che si lanciano completamente negli usi e costumi Occidentali, più moderni ed esotici.


Molte scuole scompaiono col morire dei loro insegnanti, senza allievi e senza essere trasmesse.
Altre scuole rimangono, vengono trasmesse familiarmente o a piccoli gruppi.

Con la modernità arrivano in Giappone anche molte nuove idee, ed è in questo momento storico che alcuni Maestri cercano di "salvare" le Antiche Arti marziali, modernizzandole e traghettandole nel nuovo secolo.

Nascono quindi quelli che vengono chiamati Gendai Budo (Budo Moderno), delle nuove pratiche che usavano l'arte marziale e la trasformano in "strumenti per la crescita della Persona". Vengono create le Vie (DO) .

 

Dal Kenjutsu nasce il KenDo
Dal Kyujutsu nasce il KyuDo
Dall'Aikijutsu (un tipo di Jujutsu) nasce l'aikiDo
e dal JuJutsu, da alcune scuole di cui era divenuto Soke (Caposcuola) il Maestro Kano sviluppa  il JuDo.

La TECNICA (Jutsu) diviene VIA (DO).
Cambia lo spirito con cui viene insegnata e studiata la disciplina.
Non più un modo per UCCIDERE o SCONFIGGERE , ma solo un modo per CRESCERE.

 

Il Maestro Kano svilupperà nel tempo una vera e propria scuola educativa per l'educazione dei giovani attraverso la pratica sportiva.

Molte delle vecchie scuole però non scompaiono, vengono trasmesse di caposcuola in caposcuola, di padre in figlio. Rimangono di nicchia, fino a quando non vengono aperte ad allievi occidentali che iniziano a studiare con entusiasmo queste vecchie Arti che hanno mantenuto le loro caratteristiche peculiari, il loro atteggiamento pragmatico, ma sono mutate e si sono evolute anch'esse nel passaggio del tempo.

Al giorno d'oggi studiare Kenjutsu,  Iaijutsu, Jujutsu  non serve più ad Uccidere o sopraffare (sebbene questa capacità rimanga inalterata), ma ad avere più consapevolezza di sè stessi e delle proprie capacità.
Nessuno gira più per strada armato di spada o lancia, ma le capacità che si acquisiscono sono utili a forgiare la mentalità e lo spirito del praticante.

 

Per contro, in molti Dojo si è completamente perso lo spirito EDUCATIVO del Judo e delle altre Vie, piegato alle logiche dell'eccessiva sportivizzazione.

In questi  Dojo non si cerca più di Crescere Se stessi e Gli Altri , ma si cerca solo di creare degli atleti migliori, iperspecializzati e tecnicamente ineccepibili, atleti che devono VINCERE.

In questo senso, il cerchio si chiude.
Arti che erano nate per Uccidere divengono arti per conoscere se stessi e migliorarsi.
Arti che erano nate con lo scopo di far crescere dei cittadini migliori divengono invece fucine di Vincitori.

 

Di questa deriva del Judo si accorse già il suo Fondatore, che critico' la deriva sportiva e cercò di introdurre nel Budokan lo studio di altre Antiche Arti.

Per fortuna non tutte le scuole sono così, c'è un movimento Judoistico che cerca di recuperare i vecchi principi, di reintrodurre lo studio di quello che Kano stesso chiamò "L'Alto judo", cioè la pratica del judo come strumento educativo e non solo come sport. Un Judo in cui la pratica agonisitica è solo uno STRUMENTO e non il FINE.

 

Per potersi riappropriare di questa parte così importante della pratica del Judo, è utile ritornare a studiare le arti antiche, per comprendere appieno l'Humus da cui il Judo è nato.
Studiare, come proponeva Kano Shihan, ANCHE le arti tradizionali, il Bojutsu, il jujutsu, il Kenjutsu.

 

Quindi a chi chiede "che differenza c'è?"

rispondo:

 

Il Judo è una disciplina  derivata da un Arte marziale ma nata come strumento per educare attraverso la pratica sportiva.
Nella sua sportivizzazione ha perduto il suo carattere guerriero, ma ha guadagnato la propedeutica per essere insegnato ai bambini.

 

Nel corso del periodo moderno ha mantenuto la sua intrinseca funzione educativa grazie all'impostazione generale, ma ha deviato eccessivamente verso l'agonismo, tradendo l'intento iniziale.


Per questo in alcune scuole si sta cercando di recuperarne i valori fondanti e di ritornare alle fondamenta.

 

Il Jujutsu è un Arte Marziale, e mantiene inalterato il carattere Guerriero e la capacità offensiva di un Arte nata per combattere.

 

Ciononostante, non avendo la necessità vera di combattere, le capacità che si apprendono servono a migliorare sè stessi, ad essere più focalizzati e presenti.

Inoltre rappresenta un efficace sistema di difesa personale non solo per le tecniche o i principi insegnati, ma anche e sopratutto per l'atteggiamento che viene sviluppato e l'autostima che produce in chi lo pratica.

 

 

In Definitiva la nostra proposta educativa è la seguente:

Dai 5 ai 14/16 anni invitiamo a praticare il Judo per le sue caratteristiche formative ed educative.

Vi invitiamo a leggere alcuni articoli sul nostro sito per capire quali sono i nostri metodi e la nostra Mission.

- Lettera ai Genitori
-Il Judo Insegna veramente la disciplina?

- Il Judo: sistema educativo

 

Dai 14 anni e per gli adulti, consigliamo di praticare il Jujutsu.
Ecco alcuni articoli sulla scuola che pratichiamo ed alcuni accorgimenti da fare quando si sceglie una scuola:

- Koryu e Shinbudo
- Donne e Jujutsu

- Koryu, Gendai Budo e false tradizioni

 

e, in generale, potete andare sul nostro BLOG e leggere gli articoli che abbiamo scritto e tradotto per Voi.

 

 

 

 

Loris Giopp.

 

 

se volete contattarci o chiederci informazioni, potete scriverci a doushindojo@gmail.com

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